C'era una volta, molto lontano, in una vasta e arida savana, un leone molto possente. Per anni questo leone aveva terrorizzato le povere creature delle pianure erbose.
Si era proclamato re, naturalmente, e nessuno osava discutere con lui: era troppo grande e troppo forte. Quando aveva fame, si limitava a cacciare tra l’erba alta e a mangiare tutti gli animali che trovava.
Poiché era così spaventoso e sempre affamato, tutti vivevano terrorizzati all’idea che li trovasse appetitosi e che avrebbero finito per essere il suo pranzo. O la sua cena. Magari il suo spuntino! Il brontolio della sua pancia faceva paura quanto il suo terribile ruggito.
Un giorno, gli animali si riunirono e decisero di proporre un accordo al crudele sovrano. La zebra, l'antilope alcina, la giraffa e il bufalo africano si recarono tutti insieme nella tana del leone per parlargli. Con cautela, la zebra bussò all’entrata della sua tana con il suo zoccolo delicato e aspettò. Il cuore le batteva forte forte per la paura.
Il leone stava facendo un sonnellino e non fu molto contento di essere svegliato. Sbatté le palpebre con aria assonnata e uscì lentamente. Davanti a lui vide quattro animali dall'aspetto molto appetitoso. Si leccò le labbra nere e cominciò a sbavare.
“Sembra che il pranzo sia venuto da me, oggi!”, pensò. Si leccò di nuovo i baffi e agitò la coda, pronto a fare un balzo in avanti, ma poi il pranzo gli parlò:
“Po-po-potente sovrano”, balbettò impaurito il bufalo. “Vorremmo fare un patto con voi. Ogni giorno voi ci uccidete in gran numero, ma non crediamo che siate così affamato e avido! Non basterebbe un solo animale al giorno per soddisfare la vostra fame? Vi preghiamo, sire... abbiamo parlato tra di noi e possiamo promettervi di offrirvi ogni giorno…