Quando la mamma di Carlotta andò a prenderla a scuola, vide subito che gli occhi della bambina erano lucidi e le guance rosse. Ma lei era allegra e mostrò subito alla mamma il disegno che aveva fatto. Poi la mamma la baciò sulla fronte e seppe con certezza che c’era qualcosa che non andava. Carlotta scottava. Aveva sicuramente la febbre.
Quando arrivarono a casa, Carlotta si buttò sul divano: il suo corpo faceva fatica a reggersi. “All’improvviso mi sento così stanca, mamma. Mi fa male la testa e mi fa anche un po’ male la gola”.
La mamma sapeva cosa fare. Preparò una tisana per Carlotta e vi aggiunse un cucchiaio di miele. Nel giro di mezz’ora la bambina era nel suo letto, coperta fino al mento e dormiva profondamente.
“Temo che abbia preso un virus”, disse la madre al padre di Carlotta. “Non potrà andare a scuola domani, dovrà riposare e bere molto tè per guarire”.
Quando Carlotta aprì gli occhi al mattino, si sentiva un po’ meglio. La febbre era scesa e il mal di testa non le dava più molto fastidio, ma quando scese dal letto, starnutì due volte e le si tappò subito il naso.
“Mamma”, chiamò, “ci sei? Ho dormito troppo?”.
La mamma apparve sulla porta con un’espressione comprensiva. “No, tesoro, oggi resti a casa. Sembra che tu abbia preso un brutto raffreddore e non puoi andare a scuola in queste condizioni”.
Quando il padre tornò a casa dal lavoro, il naso di Carlotta era tutto arrossato e lei aveva iniziato a tossire. Nonostante avesse bevuto tutto il giorno tè caldo con miele e limone, la tosse stava peggiorando e la temperatura era salita di nuovo.
“Mia cara Carlotta, stai anche peggio di ieri”, sospirò suo padre. “Se…