C'erano una volta tre maialini di nome Timmy, Tommy e Gimmy. Il più grande e quello con più esperienza degli altri era Gimmy. I suoi genitori gli avevano insegnato a badare ai fratellini più piccoli, che giocavano spensieratamente tutto il giorno nel prato. Anche a Gimmy piaceva giocare, naturalmente, ma a volte doveva svolgere anche compiti da grande.
Fin da piccolo, Gimmy aveva una macchia nera intorno all'occhio sinistro. Tommy e Timmy lo prendevano sempre in giro: gli chiedevano se avesse dimenticato di lavarsi al mattino, perché l'occhio sembrava sporco. Gimmy si arrabbiava ogni volta, perché in realtà faceva molta attenzione per lavarsi bene ed essere un buon esempio per i suoi fratelli più piccoli.
Gimmy era anche molto saggio e amava dare lezioni ai suoi fratelli che, però, le odiavano. Così, ogni volta che non avevano voglia di ascoltare le sue prediche, si mettevano a ridacchiare e a indicare la macchia di Gimmy. Questo di solito scatenava un concitato inseguimento, proprio secondo i piani di Timmy e Tommy. Gimmy era più pesante dei fratelli più piccoli che, quindi, riuscivano a correre più velocemente e lo sentivano ansimare dietro di loro, mentre li inseguiva.
Tommy, il fratello di mezzo, era un po' birichino. Gli piaceva inventare giochi e cacciarsi in avventure in cui trascinare Timmy. Odiava le faccende domestiche e non gli piaceva molto imparare cose nuove, per cui spesso si chiedeva se dovesse per forza diventare grande. Aveva difficoltà ad ascoltare il fratello maggiore o i genitori. Spesso questi non sapevano come comportarsi con lui. Tommy era consapevole del fatto che avrebbe dovuto ascoltare gli adulti e ubbidire, ma una nuova avventura era sempre un’occasione troppo bella per lasciarsela sfuggire!
Timmy, il più giovane, non era migliore di Tommy. Le cose che più amava fare…